Olio extravergine di oliva: benefici e proprietà nutrizionali

Olio extravergine di oliva: benefici e proprietà nutrizionali

L’alimentazione gioca un ruolo centrale per la prevenzione di alcune malattie, specialmente quelle a carico del sistema cardiovascolare e dell’apparato digerente. Tra gli alimenti più salutari figura l’olio extravergine di oliva, che grazie alle sue molteplici proprietà è considerato un tocca sana per l’organismo.

Svariate analisi epidemiologiche hanno confermato le proprietà benefiche attribuite all’olio extravergine di oliva, perfino la Food and Drug Administration (FDA), l’ente di vigilanza governativo americano che controlla la regolamentazione sui prodotti alimentari e farmaceutici, ha paragonato l’olio extravergine quasi alla stregua di un farmaco se assunto nelle giuste dosi e con una certa regolarità.

Proprietà nutrizionali

L’olio extravergine di oliva è composto principalmente da lipidi (99%). La qualità degli acidi grassi presenti nell’olio d’oliva determina le sue proprietà chimico-fisiche, apportando sostanze nutritive appartenenti alle classi delle micro-molecole essenziali come le vitamine liposolubili, i fitosteroli e il B-carotene. La percentuale prevalente degli acidi grassi è composta dai mono e polinsaturi, i cosiddetti grassi buoni. Oltre all’alto valore del profilo lipidico, l’olio è capace di fornire potenti antiossidanti all’organismo, sostanze utili per combattere l’invecchiamento e la senescenza cellulare, come i polifenoli.

Alleato numero uno contro le patologie

Come anticipato, l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva, in un contesto nutrizionale equilibrato e variegato, può aiutare a combattere l’insorgenza di svariate patologie:

  • disturbi cardiovascolari: vista la quasi totalità di grassi insaturi, una corretta assunzione di olio extravergine di oliva, permette di abbassare i livelli del colesterolo cattivo (LDL) e innalzare quello buono (HDL);
  • ipertensione: grazie al contributo dell’acido oleico e degli altri polifenoli, è capace di ridurre la pressione sanguigna e di tenere sotto controllo lo stato di infiammazione dell’organismo;
  • diabete: la presenza di oleuropeina concorre alla produzione di insulina, ormone prodotto dal pancreas che permette l’assorbimento del glucosio e abbassa il livello di zuccheri nel sangue.
  • tumori: l’accoppiata grassi monoinsaturi e biofenoli riducono il rischio di insorgenza di malattie oncologiche a carico dell’intestino, del colon, dello stomaco, del pancreas, della prostata, dell’endometrio e della mammella.

Oltre ad intervenire nei processi ossidativi, rallentando l’invecchiamento cellulare, l’olio extravergine di oliva può essere usato anche come un prodotto cosmetico da applicare sulla pelle per donargli idratazione, lucentezza e vigore.

Presenza nella dieta mediterranea

Riconosciuta come uno dei migliori piani nutrizionali al mondo, la dieta mediterranea conta milioni di seguaci. In Italia è il piano alimentare di riferimento e l’olio extravergine di oliva figura tra gli alimenti cardine. È usato principalmente per l’assunzione dei grassi (che come abbiamo già visto sono prevalentemente buoni) per condire insalate, da aggiungere ai condimenti o ai secondi piatti.

Nonostante sia un alimento benefico è giusto ricordare che l’olio extravergine di oliva è anche molto calorico, pertanto è raccomandato ingerirlo in quantità non eccessive; solitamente la dose giornaliera raccomandata si aggira tra i 2/3 cucchiaini.

Attenzione alla qualità

Non tutti gli oli extravergine di oliva presenti sul mercato sono di qualità. Da qualche anno, complice il via libera dell’unione europea, alcuni prodotti venduti negli scaffali del supermercato contengono una miscela di oli derivante da olive di paesi terzi, che spesso non rendono la qualità e le proprietà degli oli nostrani.

Occhio dunque al prezzo e all’etichetta sul retro della bottiglia o della confezione che riporta informazioni importanti sulla provenienza delle olive usate per realizzare l’olio.

Anna Palumbo
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